Ristrutturazione bagno Roma

Ci occupiamo di ristrutturazione bagno Roma. Nell’ambito di un’abitazione ed all’interno di uffici e locali pubblici, il bagno è un ambiente che richiede un certo sforzo economico nel caso di ristrutturazione.

I motivi degli elevati costi per rimetterlo a nuovo sono diversi e vanno dal necessario intervento di diversi professionisti, dal muratore all’architetto, dall’idraulico all’elettricista, ai costi relativi ai nuovi elementi: sanitari, piccoli complementi di arredo ecc.

E’ evidente come non sia facile far conciliare qualità del lavoro ed un prezzo accettabile e sostenibile. Da oggi, però, c’è SOS Idraulico Roma

ristrutturazione bagni roma

Fasi della ristrutturazione Bagno Roma

Prima di decidere di ristrutturare un bagno bisogna sapere cosa verrà fatto e mettere in conto le tempistiche

Le fasi per la ristrutturazione Bagni Roma sono: 

  • Demolizione del vecchio bagno ed esecuzione delle tracce a muro

Per questo lavoro ci vuole più o meno un giorno di lavoro, ma dipende dalla metratura e dalla struttura del bagno. 

In questa fase, Ristrutturazione Bagno Roma, si occuperà di smontare sanitari e tutti gli arredi bagno, smantellare e rimuovere il massetto, i pavimenti e rivestimenti. Inoltre si occuperà di rimuovere l’impianto idrico sanitario e, a meno che il bagno non è provvisto di cassetta di risciacquo del wc a zaino, rimuoverà anche quella. 

L’esecuzione delle tracce a parete decide il persorso che il nuovo impianto idrico-sanitario o elettrico deve seguire, qundi è essenziale farlo preciso e con criterio. 

  • La Posa degli impianti

Durante il secondo giorno di lavoro viene fatta la posa del nuovo impianto idrico sanitario, cioè vengono posizionate tutte le apparecchiature che forniscono gli scarichi delle acque e forniscono acqua calda o fredda e la cassetta di risciacquo interna o esterna. 

Il materiale più consigliato per gli impianti idraulici è chiamato “multistrato”, perchè i tubi sono composti da più materiali. 

Nella stessa giornata vengono anche posati i tubi corrugati per i cavi elettrici e le scatole portafrutti. 

Anche questa giornata di lavoro dipende dai dettagli del bagno e dalla metratura. 

getto del massetto per le mattonelle
il getto del massetto per le mattonelle
  • Il getto del massetto

Il terzo giorno avviene il getto del massetto

Questo serve per coprire gli impianti, livellare la superficie e far ricevere i carichi del pavimento. 

Solitamente il massetto è formato da sabbia e cemento. Il materiale con cui è formato influisce sui tempi di asciugatura.

  • La posa dei pavimenti

Quando può avvenire questa fase dipende dai tempi di asciugatura del massetto e la sua durata dipende dal tipo di pavimentazione che si è scelto e dalla metratura da ricoprire. 

Sos Idraulico, consiglia l’utilizzo del grès, in quanto un materiale molto resistente e facile da incollare al massetto. 

Molto richiesto è anche il parquet, per posizionarlo prima bisogna mettere un materassino (posa Flottante) e prima di tutto, per evitare di rovinarlo, vanno messi prima i rivestimenti. 

  • La posa dei Rivestimenti

Per i bagni privati non c’è una norma che regola l’altezza dei rivestimenti, quindi è a scelta del proprietario dell’abitazione. 

Il materiale più usato è la ceramica, anche per la facilità in cui si può pulire dagli schizzi d’acqua. 

foto dell'applicazione delle mattonelle pe ril rivestimento del bagno
posa delle mattonelle
  • Il montaggio dei sanitari

Per l’ultima giornata di lavoro si tiene ovviamente il montaggio dei sanitari, le rubinetterie e gli accessori d’arredo. Tra ogni componente vanno rispettare le distanze minime, sia laterali che frontali e anche la distnza dalle pareti. 

Resta importante rispettare le distanze minime tra sanitari anche se non c’è un controllo per questo, per avere un uso agevolato degli elementi componenti. 

Per regolamentare la distanza tra snitari c’è la normativa UNI2182:2014 e prevede che:

Foto di un addetto che installa sanitari
posa delle mattonelle
  • tutti i sanitari abbiamo una distanza minima dalla parete frontale o da un’altro sanitario sempre frontale di 55cm;
  • tra il wc e il muro laterale la distanza minima è di 15cm;
  • tra wc e bidet affiancati la distanza è di 20cm;
  • tra wc e la doccia, o la vasca, la distanza minima è di 20cm;
  • tra wc e lavabo è di 10cm;
  • tra bidet e doccia o vasca è di 20cm;
  • tra bidet e lavabo è di 10cm;
  • tra due labavi la distanza è di 10cm;
  • tra lavabo e doccia o vasca è di 5cm. 

Non rispettare le distanze minime non creerà alcun tipo di problema neanche in caso di affitti o vendita dell’abitazione. 

Permessi e documentazione per Ristrutturazione Bagno Roma

I lavori pssono dividersi in due categorie: 

  • Ristrutturazione ordinaria
  • Ristrutturazione straordinaria

Nella prima ipotesi rientrano le modifiche di poco conto, le opere leggere, tipo la sostituzione dei sanitari, la riparazione di tubature, la sostituzione di qualche mattonella o il rifacimento dell’intonaco. Non richiedono permessi e sono documentanti nell’articolo 6 testo unico edilizia. 

Nella seconda categoria invece si fa riferimento ad una ristrutturazione completa.

Se la struttura portante del bagno subisce dei cambiamenti o se si modifica la disposizione degli impianti idraulici ed elettrici, potrebbe essere obbligatorio richiedere il permesso di costruire o una CILA presso il Comune. In alternativa, è possibile presentare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) alla SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) comunale. Per ottenere il permesso di costruire o la CILA, è necessario presentare un progetto di ristrutturazione redatto da un tecnico abilitato (architetto o ingegnere).

La ristrutturazione completa di un bagno comprende una serie di interventi volti a rinnovare completamente l’ambiente, partendo dalla rimozione delle vecchie finiture e degli elementi di arredo per creare un nuovo layout moderno e funzionale. Si procede poi alla posa di nuove piastrelle in ceramica o marmo, alla sostituzione dei sanitari, alla revisione delle tubature e all’installazione di nuovi elementi di illuminazione. È importante anche la scelta dei nuovi complementi d’arredo, come specchi, mensole e mobili contenitori. La ristrutturazione completa del bagno può essere un’operazione impegnativa, ma essenziale per migliorare l’abitabilità e il comfort dell’ambiente, rendendolo accogliente e funzionale e mantenendo il valore dell’immobile. 

Per ristrutturare un bagno in Italia, oltre a quelli elencati, di solito sono richiesti i seguenti documenti:

  1. Autorizzazioni condominiali: nel caso in cui l’abitazione risieda all’interno di un condominio, potrebbe essere richiesto il consenso degli altri condomini per procedere con i lavori di ristrutturazione del bagno. 

  2. Dichiarazione di inizio attività (DIA): una volta ottenuto il via libera alla costruzione o la certificazione di inizio attività edilizia (CILA), bisogna successivamente depositare una Dichiarazione di Inizio Attività (DIA) presso l’Ente comunale, specificando la data di inizio dei lavori. 

  3. Certificazioni: al termine delle attività, bisogna procurarsi diverse attestazioni, quali il certificato di abitabilità, il certificato di verifica strutturale e il certificato di conformità degli impianti idro-sanitari ed elettrici. 

  4. Preventivi e fatture: per dimostrare la legalità dei lavori svolti, è fondamentale conservare tutti i documenti riguardanti la ristrutturazione del bagno, compresi i preventivi e le fatture, da tenere a disposizione per eventuali richieste future. 

Come si presenta la CILA per ristrutturazione Bagni Roma?

La CILA, nota come Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, rappresenta un documento cruciale per coloro che intendono procedere con dei lavori di ristrutturazione all’interno del proprio domicilio. Qualora si abbia intenzione di effettuare una trasformazione al bagno, sarà necessario presentare la CILA al Comune di competenza. Quest’ultima dovrà includere tutta la documentazione necessaria all’esecuzione dei lavori, come la piantina del bagno, la relazione tecnica a firma di un professionista abilitato, l’elenco degli impianti tecnologici ed altri dettagli rilevanti. Il proprietario dell’immobile sarà obbligato a pagare un‘imposta di bollo, poiché il documento dovrà essere approvato da un tecnico competente. Una volta presentata la CILA, il Comune avrà 60 giorni di tempo per controllare la documentazione presentata e, in caso di esito positivo, concedere il permesso di costruire. Una volta ottenuto il permesso, si avrà la possibilità di cominciare i lavori per la ristrutturazione del bagno, per personalizzarlo in base alle proprie esigenze e progetti. 

Ristrutturazione bagni Roma prezzi

La nostra azienda opera su tutto il vastissimo territorio della capitale, ed è in grado di intervenire per ristrutturare i bagni di appartamenti, uffici e locali pubblici garantendo professionalità, competenza e costi bassi.

SOS Idraulico Roma è in grado di fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno per procedere ad una ristrutturazione del tuo bagno.

La nostra azienda ti metterà a disposizione un team di professionisti esperti che, in poco tempo, rimuoverà tutto quanto presente – dai sanitari alla vasca o box doccia, dall’impianto elettrico a quello idraulico, dai pavimenti ai rivestimenti, e procederà alla posa in opera degli stessi inclusi lampadari, mobili e tutto quanto previsto dall’arredamento.

Affidati con tranqullità a SOS Idraulico. La soluzione per la ristrutturazione del tuo bagno.

Quanto costa rifare impianti idraulici di un bagno?

 Rinnovare l’impianto idraulico di un bagno può comportare una spesa considerevole, che varia a seconda del tipo di impianto esistente e delle riparazioni idrauliche che esige. Se si tratta di una sostituzione totale con la sostituzione di tutti i componenti, il costo può superare i 2000 euro. L’importo comprende il prezzo dei materiali, come tubi, raccordi, rubinetteria e sanitari, e l’onorario del professionista incaricato dell’installazione. Nel caso di interventi più limitati, come la sostituzione solo dei sanitari o delle rubinetterie, la spesa può essere più conveniente. Tuttavia, è importante valutare attentamente l’importanza dell’intervento da effettuare, evitando il fai-da-te che può portare a problemi di perdite d’acqua o a guasti dell’impianto a breve termine. Per conoscere il costo esatto, è possibile chiedere un preventivo ad un idraulico di fiducia che valuterà il lavoro da fare e fornirà un’indicazione del prezzo complessivo.  

Bonus, sconto in fattura o concessione del credito per Roma ristrutturazione Bagno

  • Bonus

Sono detraibili solamente i costi relativi a lavori di ristrutturazione straordinaria bagni, affiancati dal Bonus ristrutturazione 2023, che consente una detrazione fiscale del 50% sull’importo speso per i lavori effettuati. L’importo speso verrà suddiviso in 10 quote uguali e recuperabili nelle successive 10 dichiarazioni fiscali annue. 

Si possono detrarre anche le spese di progettazione, acquisto dei materiali e gestione delle pratiche

Se si usano queste agevolazioni il pagamento dovrà avvenire tramite bonifico bancario o postale, con la ausale che faccia riferimento alla norma, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita iva (o codice fiscale) del beneficiario del pagamento. 

Un’altro bonus che si può utilizzare è il Bonus Mobili. Anche questo prevede la detrazione del 50% dall’Irpef, ma per l’acquisto di elettrodomestici grandi (non inferiori alla classe A+ e alla A per i forni) e mobili. 

  • Concessione del credito

Con questa modalità si può ricevere un immediato corrispettivo in denaro. Si  trasferisce il credito d’imposta a banche, poste italiane o assicurazioni e in cambio si ha il corrispettivo inferiore al 50% ceduto, dal momento che il cessionario trattiene un utile sull’operazione

  • Sconto in Fattura

Lo sconto in fattura è a discrezione dell’impresa, non hanno l’obbligo di farlo. 

Mediante l’applicazione di uno sconto del 50% sul costo dei lavori sulla fattura, l’azienda richiede che le ceda il suo credito d’imposta (50%) che può essere utilizzato dall’azienda come proprio credito d’imposta o ceduto a intermediari finanziari.

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